INTERVISTA A VICKA

30 dicembre 2006

Padre Livio: Cari amici di Radio Maria, un cordialissimo saluto da parte di Padre Livio e da Vicka, che è qui vicino a me. Oggi faremo una breve intervista in modo che Vicka possa darci la sua testimonianza e raccontarci i suoi incontri con la Madonna, che ormai durano da oltre 25 anni. Vicka, come sapete, ha le apparizioni quotidiane già a partire dal 1981. Durante il mese di agosto 2006 Vicka era ammalata e non ha potuto dare la sua testimonianza nel corso del 25º anniversario delle apparizioni, quindi è ben felice di poterlo fare oggi. Perciò diamo subito la parola a Vicka.

Vicka: Carissimi ascoltatori, per me è una grande gioia poter trasmettere i messaggi che la Madonna dice a me, in modo che io possa dirli a tutti voi.

Padre Livio: Tu hai le apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981. Dopo così tanto tempo noi vediamo che sei sempre piena di entusiasmo e a Medjugorje continuano a venire ondate di pellegrini. Medjugorje sembra una musica senza fine.

Vicka: Sono ormai 26 anni che la Madonna viene qui sulla Terra, e per me questo fatto è veramente una grande gioia, una gioia che non si può descrivere! Mi sento un vivo strumento della Madonna e voglio fare tutto per lei. Quando sono davanti alla gente io provo a trasmettere quella gioia, quella bellezza, quell'amore della Madonna per tutti i pellegrini che arrivano qui. Ciò che dobbiamo contare, però, non sono tanto questi 26 anni che sono trascorsi, ma quante grazie abbiamo colto, perché questi 26 anni sono stati anni di grandi grazie. Come la Madonna ha già detto, la sua presenza qui in mezzo a noi sta a significare che questi sono momenti di grandi grazie e dobbiamo guardare a quanto noi siamo cambiati e ci siamo convertiti.

Padre Livio: Quello che più mi colpisce è il fatto che una persona oggi abbia parlato con la Madonna. Il fatto, cioè, che la Madonna venga sulla Terra tutti i giorni e si possa dire che veramente la Madonna esiste ed è viva. Questa è la cosa che mi commuove più di tutto.

Vicka: Sì, la Madonna è proprio una persona viva. Prima di manifestarsi a noi nell'apparizione si preannuncia con tre lampi di luce come segno che sta arrivando. Quindi si presenta con un vestito grigio e il velo bianco, ha i capelli neri, gli occhi azzurri e poggia i suoi piedi sopra una nuvola grigia. Nelle apparizioni che si verificano in occasione delle grandi feste — come Natale, Pasqua e in particolari anniversari — viene con un vestito tutto d'oro. A Natale la Madonna viene con un piccolo bambino in braccio appena nato. Qualche anno fa, in occasione del Venerdì Santo, la Madonna si è presentata con Gesù adulto tutto sanguinante, fasciato e con la corona di spine e si è rivolta a noi dicendo: «Sono venuta con Gesù in modo che voi vediate quanto Gesù ha sofferto per tutti noi». Ogni volta, in occasione del suo o del nostro compleanno, ci salutiamo e ci abbracciamo proprio come se fosse una persona viva come noi.

Padre Livio: Vi date anche un bacio?

Vicka: Ma sì, e tu senti che è proprio viva con un vero corpo, e al tatto è come se toccassi la tua mano, che è quella di una persona viva. L'unica cosa che non si può descrivere è la sua bellezza: non esiste nessuna ragazza così bella come lei. Una volta, nel corso di una apparizione, le abbiamo chiesto come poteva essere così bella. Lei ci ha risposto: «Sono bella perché amo! Dovete amare anche voi per essere belli!». Ma questa bellezza non viene da fuori, ma direttamente e profondamente dal nostro cuore. Lei ci dice anche che noi oggi siamo troppo preoccupati per la bellezza esteriore mentre abbiamo dimenticato la bellezza più importante, quella interiore. Una volta che abbiamo questa bellezza del cuore, quella esteriore arriva di conseguenza senza che noi ci preoccupiamo.

Padre Livio: La sua bellezza è però una bellezza materna. Quando guardi la Madonna come la senti... come una madre?

Vicka: Più che come una mamma, io la sento come un'amica.

Padre Livio: Forse perché è giovane?

Vicka: Sì, avrà vent'anni, è giovane, è bella... Io non la vedo tanto come una madre, quanto piuttosto come un'amica. Sai, quando pensi a una madre ti immagini qualcosa di più serio. Invece io la sento più come un'amica. Poi la Madonna, che è presente tra noi ormai da 26 anni, è sempre uguale, non invecchia mai... sempre uguale, sempre la stessa.

Padre Livio: Forse un giorno avremo anche noi una bellezza simile alla sua, perché avremo un corpo glorioso.

Vicka: Lei vuole sicuramente questo già fin d'ora, perciò ci ha detto di non guardare tanto alla bellezza esteriore, destinata a finire, quanto a quella interiore, destinata a durare.

Padre Livio: Infatti una volta ha detto che vuole che noi andiamo tutti con lei in paradiso. Tu hai detto che non bisogna considerare da quanto tempo la Madonna si manifesti, perché ogni volta si tratta di un evento sempre nuovo, tutti i giorni, per cui non si ingenera una abitudine, ma si tratta di una esperienza sempre nuova.

Vicka: Sì, il fatto che ogni giorno arrivi il Cielo sulla Terra è un'esperienza straordinaria che non può essere paragonata ad altre esperienze. Per me ogni giorno è come se la Madonna venisse per la prima volta, perché ci porta una gioia, una serenità...

Padre Livio: Ci porta la pace!

Vicka: Sì, una pace che non si può descrivere, perché una pace così può venire solo dal Cielo.

Padre Livio: Si sente che la Madonna ci vuole bene?

Vicka: Certo, si vede proprio sul viso della Madonna quanto bene ci vuole. Il suo viso è un viso di luce e di amore. Questa è la cosa più importante.

Padre Livio: Io penso a questo: certamente la Chiesa, la Sacra Scrittura, i sacramenti e specialmente l'eucaristia sono cose fondamentali, ma io dico che anche le apparizioni sono un fatto molto importante perché il verificarsi di una apparizione sta a significare che il Cielo c'è mentre oggi la gente non ci crede.

Vicka: Guarda, ti dico che la Madonna ha detto chiaramente questa cosa: lei non è arrivata a dire cose nuove rispetto a quanto scritto nel Vangelo e nella Bibbia, ma è venuta a svegliarci perché siamo troppo lontani da tutte queste cose. Il paradiso poi posso dire che c'è perché io lì ci sono stata con la Madonna: un giorno lei mi ha preso per mano e mi ha portato con il mio corpo a vedere il paradiso, il purgatorio e l'inferno. Per questo posso dire, con tutto cuore e verità, che esiste davvero.

Padre Livio: Come ho già spiegato in radio nel corso delle mie catechesi si tratta di un'esperienza particolare. Ci sono state mistiche — come Teresa d'Avila, Faustina Kowalska e Josefa Menendez — che nelle loro autobiografie raccontano di essere siate portate nell'aldilà con il loro corpo, ma hanno vissuto questa esperienza da sole e pertanto uno può chiedersi fino a che punto si possa essere sicuri di questo fatto. Voi invece siete stati portati nell'aldilà in due, tu e Jakov, e siete addirittura scomparsi da casa.

Vicka: È stata la Madonna che ci ha guidati: a me ha preso la mano destra e a Jakov quella sinistra. Già prima di partire Jakov si era lamentato perché aveva paura di non tornare più indietro e aveva chiesto alla Madonna di portare solo me, dato che nella mia famiglia siamo in tanti fratelli e sorelle mentre lui era figlio unico. Io in quel momento invece pensavo: quante ore e quanti giorni durerà? dove si andrà? sopra o sotto? eccetera... La Madonna ci ha preso tutti e due per mano e ci conduceva stando davanti. Tu vedevi aprirsi il tetto della casa dove eravamo e in un secondo ci siamo trovati in paradiso. Lì c'era un grande spazio, con una luce che non esiste qui sulla Terra. Le persone erano tutte uguali, né magre e né grasse, vestite di tre colori: grigio, giallo e rosso. Tutte giravano, cantavano e pregavano, e intorno c'erano anche piccoli angeli che volavano. La Madonna ci ha detto: guardate quanto sono contente queste persone che si trovano qui in paradiso. Era una gioia che non si può descrivere perché non esiste qui sulla Terra.

Padre Livio: Questo mi ricorda un messaggio in cui la Madonna dice che in Cielo c'è la gioia. Tu e Jakov avete sentito questa gioia?

Vicka: Certo, quando vedi quelle persone come sono contente... per me è stata una grande gioia. Io mi sono avvicinata a un piccolo gruppo di anime.

Padre Livio: Loro ti guardavano?

Vicka: Sì, loro guardavano me e io guardavo loro, anche se non ho riconosciuto nessuno. Non parlavano una lingua terrena. Forse parlavano, ma una lingua tutta loro, quella degli angeli.

Padre Livio: Quindi loro come persone ti hanno visto?

Vicka: Sì, e vedevi che erano proprio contente. Erano insieme, ridevano e parlavano.

Padre Livio: Tu non hai detto loro niente?

Vicka: No, e neanche loro ci hanno detto niente. Noi siamo stati dietro la Madonna.

Padre Livio: Quindi il paradiso da un punto di vista visivo è una grande luce, mentre dal punto di vista dei sentimenti è una grande gioia.

Vicka: Sì, Dio è luce, e questo si vede. Ma quello che più importa è che la vita, dopo la morte, continua. Io dico a voi ascoltatori, in particolare a quelli che vanno nei cimiteri e si mettono davanti alla tomba di un morto pensando che con la morte finisce tutto, che la vita continua! Di questo sono sicurissima, al mille per cento!

Padre Livio: Lo dice la nostra fede, lo testimonia Gesù risorto e il fatto che la Madonna è assunta in Cielo. Si tratta di un grande sbaglio, oltre che di una grande eresia, credere che con la morte finisce tutto.

Vicka: Anche la Madonna ci ha detto che questo è un grande sbaglio e che noi siamo qui sulla Terra solo passeggeri.

Padre Livio: Una volta ha anche detto che noi siamo come i fiori di primavera, che oggi sono meravigliosi ma che domani non v'è traccia di loro.

Vicka: È vero.

Padre Livio: Poi la Madonna vi ha anche portati col vostro corpo a vedere il purgatorio. Dal paradiso al purgatorio siete passati camminando?

Vicka: No, non abbiamo camminato, ci ha portato lei stessa. Il purgatorio è un grande spazio, non si vedono persone ma si vede solo una grande nebbia, si sente che ci sono delle persone che soffrono. La Madonna ha detto che le persone che sono in purgatorio aspettano le nostre preghiere.

Padre Livio: Quindi si tratta di un invito a pregare per le anime del purgatorio, specialmente per le più abbandonate. E la nebbia presente nel purgatorio che cosa può significare? Forse l'attesa per una speranza di luce perché le anime non possono ancora arrivare a vedere Dio?

Vicka: Sì, non c'era luce, ho visto come un grigio-fumo.

Padre Livio: Quindi il purgatorio è una preparazione per il paradiso. Poi hai visto anche l'inferno?

Vicka: Sì, all'inizio ho visto un grande fuoco.

Padre Livio: Eravate vicino al fuoco? Sentivi caldo?

Vicka: Sì, era proprio vicino e si sentiva il calore delle fiamme come un fuoco vero. Poi ho visto che le persone normali, dopo che entrano nel fuoco, si trasformano assumendo le sembianze di animali. Si sentono tantissime bestemmie. La Madonna ha detto che le persone sono nell'inferno per loro volontà, e che anche le persone che vivono qui sulla Terra e agiscono contro Dio vivono già un loro inferno, che poi è destinato a continuare nell'aldilà.

Padre Livio: Avete visto il diavolo nell'inferno?

Vicka: No, ma le persone che escono dal fuoco si trasformano a immagine di satana.

Padre Livio: Anche la Madonna una volta in un messaggio ha detto: «Siate a immagine mia, non del demonio».

Vicka: È vero.

Padre Livio: Come si fa su questa Terra a preparare la propria vita per l'inferno?

Vicka: Una persona che si comporta contro Dio, che non prega, che non segue i comandamenti di Dio, ecco, quella persona ha già scelto il proprio inferno. Tutto dipende dalla nostra libera scelta. Una persona che vuole andare all'inferno va, per le altre c'è sempre la possibilità di salvarsi.

Padre Livio: Dunque è proprio l'indurimento del cuore... Ma perché la Madonna è qui a Medjugorje da così tanto tempo?

Vicka: La Madonna conosce il motivo meglio di noi, perché sa i tempi nei quali viviamo e vuole fare tutto il possibile per salvarci. Una volta abbiamo chiesto alla Madonna quanto tempo sarebbe rimasta con noi e ci ha risposto: «Vi siete già stancati di me?». Allora ho deciso di non chiederglielo più. Questi sono tempi di grande grazia e il fatto che la Madonna sia qui presente in mezzo a noi è la grazia più grande.

Padre Livio: Secondo quanto riportato nei messaggi dei primi anni, la Madonna avrebbe detto di essere venuta per l'ultima volta a richiamare l'umanità alla conversione. Cosa significa?

Vicka: Lei ha detto chiaramente che questa è l'ultima sua venuta sulla Terra.

Padre Livio: Per te questo fatto che significato ha?

Vicka: Sai, su queste cose non ho mai riflettuto. La Madonna ha dato quel messaggio e io penso a vivere e a trasmettere quello che lei vuole e il suo vivo messaggio, voglio vivere la sua verità e dare questa verità agli altri affinché tutti possano essere poi contenti come io lo sono. Io sono consapevole di essere stata chiamata come un suo strumento, e questo io faccio. Io le dico: io voglio seguire te e fare tutto quello che tu vuoi. Voglio essere a sua completa disposizione e lei sa che cosa io posso fare.

Padre Livio: Quindi a te interessa testimoniare i messaggi, trasmetterli e viverli, però non ti interroghi sulla loro interpretazione. Comunque la Madonna ha detto che viviamo in un tempo di grazie particolari, e siamo chiamati alla conversione.

Vicka: Certo, ogni giorno deve essere un giorno di conversione. Nessuno di noi può dire «io sono convertito», ma può dire «io voglio convertirmi». Anch'io non posso dire di essere convertita, so di fare un cammino e so che ogni giorno bisogna cercare di fare un passo in avanti e pregare che Dio ci dia la grazia per la nostra conversione. Tutta la vita deve essere un cammino di conversione.

Padre Livio: I messaggi che la Madonna dà alla parrocchia terminano sempre con la frase: «Grazie di aver risposto alla mia chiamata». In effetti, anche se qualche volta la Madonna ci ha richiamati perché non eravamo fedeli ai messaggi, se guardiamo indietro a questi 25 anni possiamo notare che la preghiera della conversione è andata in tutto il mondo e che Medjugorje, da piccolo paese sperduto, è diventata una luce per l'intera umanità. Mi sembra che ci sia stala una bella risposta. Sbaglio?

Vicka: Guarda, anch'io penso che la Madonna, come una madre, voglia invitarci a seguire i messaggi ogni volta sempre di più. La Madonna vede che sono in tanti, fra quelli che arrivano a Medjugorje, che riportano il suo messaggio nei luoghi in cui vivono. Lei non si aspetta una cosa grande, ma tante piccole cose fatte con amore e con umiltà.

Padre Livio: Dunque anche le nostre preghiere e piccoli sacrifici li benedice.

Vicka: Noi cominciamo con le piccole cose. Anche nella preghiera. È inutile pregare per ore se poi si prega con la bocca e basta: in questo modo una persona si sente dentro più vuota di prima. L'importante è iniziare a pregare poco, ma quello che si prega lo si deve pregare col cuore e con amore. Quello è il nostro rapporto fra noi e Dio. Agli altri cosa può interessare sapere quanto tempo noi oggi abbiamo pregato? Se ci vantianno del tempo che usiamo per la preghiera significa che lo facciamo per nostra vanagloria, e questo non serve a nulla. Le cose si devono fare con cuore, con amore e con gioia.

Padre Livio: Però il digiuno a pane e acqua che la Madonna ha chiesto di fare il mercoledì e il venerdì è un grande impegno e sacrificio.

Vicka: Il digiuno deve essere a pane e acqua, ma per le persone malate basta compiere piccoli sacrifici come non prendere dolci, caffè o qualche altra cosa in modo che tutti rinunciamo a qualcosa che ci piace. Una persona che invece sta bene e non vuole digiunare e trova mille scuse per non farlo significa che non ha una forte volontà. Con la nostra forte volontà si può fare tutto, perché tutto dipende dalla nostra scelta. Il digiuno serve ad allenare la nostra volontà. Quando poi la Madonna raccomanda per il digiuno di mangiare solo pane e acqua non significa né non mangiare niente né mangiare altre cose. La Madonna ha parlato chiaro: se tu vuoi mangiare altre cose, come pasta eccetera, questo dipende da te.

Padre Livio: Però la Madonna ha condotto gradualmente voi veggenti alla pratica del digiuno: prima unicamente il venerdì e solo piú tardi ha aggiunto anche il mercoledì. Questo significa che si può fare anche un cammino. Ma qual è il valore di questo digiuno?

Vicka: Ci sono tanti che iniziano a digiunare ma poi dicono di non riuscire, di far fatica, di diventare più nervosi, eccetera. Questo però non è un vero digiuno, perché il digiuno non significa soltanto non mangiare, ma serve per aiutare la purificazione interiore. Noi non possiamo prima digiunare e poi fare le altre cose male: noi dobbiamo fare il digiuno con cuore e con amore. La stessa cosa va fatta per la preghiera: quando si chiede qualche grazia col cuore e con amore, Gesù e Maria sono sempre pronti ad aiutare, ma se si chiede senza amore allora la grazia non arriva mai.

Padre Livio: Quindi il digiuno comporta un cammino personale di purificazione. La Madonna ha anche detto che con il digiuno si possono fermare persino le guerre, per quanto violente esse siano. Però molle volte noi vogliamo chiedere delle grazie di guarigione o di conversione per i nostri cari. Penso che per ottenerle non dobbiamo soltanto chiedere ma anche dare qualcosa...

Vicka: Noi ogni giorno siamo pronti a chiedere, ma poco a dare. Invece dovremmo essere più felici quando si è pronti a dare qualcosa. Quando siamo pronti a dare qualcosa di noi stessi, allora anche le grazie arrivano prima. Non bisogna rivolgersi nella preghiera dicendo: io oggi voglio questo, io ti chiedo quest'altro, eccetera. Sembra quasi una compravendita: io ti chiedo questo per avere un'altra cosa in cambio. Questo modo di fare ci porta poi ad allontanarci da Gesù e da Maria appena abbiamo ottenuto quello di cui avevamo bisogno per poi ritornare quando abbiamo bisogno di qualcos'altro. La Madonna, da mamma, capisce che questo è un modo sbagliato di comportarsi. Uno deve essere pronto a offrire qualche piccolo sacrificio e quando si dà qualcosa allora si può chiedere, e le grazie arrivano. Non dobbiamo poi chiedere dicendo: io oggi ho bisogno di questo. Non bisogna anteporre ciò che io voglio, ma quello che il Signore vuole. Bisogna mettersi nell'ottica di essere a disposizione di Dio e dire: o Signore, tu conosci i desideri del mio cuore, io ti offro le mie sofferenze e tu fa' come vuoi. L'importante è fare la volontà del Signore.

Padre Livio: Quindi non bisogna fare sacrifici, preghiere e digiuni solo per chiedere, ma anche per dare, per le intenzioni della Madonna.

Vicka: Una grazia non si può comprare, ma solo viverla giorno per giorno.

Padre Livio: Il digiuno è senza dubbio uno dei messaggi più importanti di Medjugorje, ma quello che mi colpisce di più — e ho avuto modo di verificarlo in base alle testimonianze che riceviamo dagli ascoltatori di Radio Maria — è che tutti i pellegrini che sono stati a Medjugorje sono tornati a casa contenti. Eppure a Medjugorje non c'è nulla di particolare e neppure c'è un santuario così grande come possiamo trovare per esempio a Lourdes. Il motivo è forse che qui si fa un'esperienza di grande preghiera. Trovare la chiesa di Medjugorje piena di gente, per non parlare dei pellegrini che pregano in piazza, andando per la città o sul monte Krizevac, è un'esperienza che riempie il cuore. Questa preghiera che si innalza da tutta la spianata di Medjugorje è come se fosse diventata una grande forza di conversione. Quello che mi colpisce di più è che qui la gente impara a pregare.

Vicka: È vero. Tutti i pellegrini che arrivano vogliono ascoltare i messaggi della Madonna, ma è anche bello sentirci uniti quando si prega. Quando si comincia a pregare tutti diventiamo più felici, e questa cosa avviene indipendentemente dalla nazionalità delle persone e dalla lingua in cui si prega. Tutti pregano, e pregando cercano se stessi. Si vede che oggi l'uomo è arido di amore e di Dio. Tutto passa e se ne va, l'unica cosa che rimane è la sua verità, il suo amore. L'uomo non può vivere senza preghiera e senza vero amore, e l'unico che ce lo può dare è Dio. Oggi il problema nelle famiglie e nella Chiesa è che manca la preghiera, e senza la preghiera non c'è amore. Oggi manca la fiducia in Dio e per quello ci siamo allontanati da Dio. Oggi nelle famiglie e nelle parrocchie non ci si parla più, e questo è il campo in cui domina satana. La Madonna invece ci dice che senza preghiera non si può andare avanti. Nelle vostre famiglie è come se ci fosse un vaso di fiori da annaffiare. Se in questo vaso ogni giorno mettete un po' d'acqua vi accorgete che i fiori crescono e diventano bellissimi. La stessa cosa vale per il nostro cuore: se ci mettiamo due o tre preghiere fatte col cuore allora vediamo che il nostro amore cresce sempre di più. Se invece non annaffiamo il fiore ci accorgiamo che dopo un po' il fiore appassisce e muore. Allo stesso modo accade quando noi dobbiamo metterci a pregare, ma troviamo mille scuse per non farlo: oggi sono stanco, pregherò domani, poi arriva domani e si rimanda a dopodomani. Facendo così, ogni giorno allontaniamo la preghiera e il nostro cuore va tutto da un'altra parte. La Madonna ci dice che, come un fiore non può vivere senza acqua, così noi non possiamo vivere senza grazia di Dio. La preghiera fatta col cuore non si può studiare, ma si può solo vivere, facendo un passo in avanti giorno per giorno. Oggi ci sono problemi ovunque: in famiglia, coi bambini, con gli altri, eccetera. Ma questi problemi non sono tanto con loro ma piuttosto con noi stessi. Nelle nostre famiglie dove sta Gesù? È messo all'ultimo posto, mentre al primo posto stanno tutte le cose meno importanti. La Madonna invece ci dice che, finché noi non ritorneremo a Gesù non a parole ma con la nostra vita, non ci sarà pace in noi e neppure la benedizione di Dio. È molto importante che la famiglia preghi assieme, in modo da poter resistere all'attacco del nemico che vuole dividere: l'unico modo che permette di unire la famiglia è la preghiera. Le famiglie si dividono perché non c'è amore e unione, e questo può essere alimentato solo dalla preghiera insieme. Tutti però hanno fretta con gli appuntamenti, con il lavoro, eccetera, e si perde di vista questo fatto.

Padre Livio: Secondo una certa mentalità quelli che pregano sono solo i vecchi, però vedo che qui sono i giovani che scoprono la preghiera.

Vicka: Gesù chiama ciascuno di noi, e non guarda all'età precisa. Gesù vede come ti comporti e come ti senti. I bambini devono imparare a pregare e i genitori devono dare loro l'esempio. Cosa posso aspettarmi da mia figlia un domani se io genitore non do l'esempio. Comincio io a pregare Padre nostro, Ave Maria e Gloria, e mia figlia Marija, anche se è piccola, segue e impara pian piano. E così noi dobbiamo dare l'esempio agli altri. Noi dobbiamo essere grati ai nostri anziani perché ci hanno dato l'esempio della preghiera e della vita. Anche mia nonna, dato che mia madre girava per lavoro, ci ha educati col catechismo e la preghiera.

Padre Livio: Qui a Medjugorje si vedono anche molti giovani inginocchiati davanti alla croce e davanti al Santissimo, anche per delle ore intere. Scoprono una dimensione interiore che prima non sapevano di avere.

Vicka: Oggi per esempio abbiamo avuto come pellegrini dei giovani provenienti dalla Sardegna, dalla Sicilia e da Bergamo. Loro, come dei missionari, quando ritorneranno a casa porteranno con sé il messaggio della Madonna con la loro vita. Sono tutti giovani! Si vede proprio come tutto quello che offre il mondo è una cosa che passa e i giovani si accorgono di questo fatto. False luci, false gioie... i giovani si accorgono che quello che offre il mondo sono solo inganni che alla fine non ti danno niente e si finisce per essere più vuoti, nervosi e infelici di prima. L'unico che ti può dare la gioia, la serenità e la felicità è il Signore che si incontra nella preghiera. Una volta scoperto questo, si può continuare a fare tutte le cose in un modo molto diverso.

Padre Livio: D'altra parte abbiamo qui a Medjugorje molte testimonianze di giovani, come per esempio quelli di suor Elvira, che sono rinati dopo la loro esperienza della tossicodipendenza...

Vicka: Quando si va alla Comunità Cenacolo di suor Elvira tu senti proprio una grande gioia e tranquillità, come se fosse casa tua. Lì incontri un amore vero, ognuno dà il proprio amore agli altri e questa è una cosa bellissima! Vedi che quelli che ora sono grandi aiutano i piccoli e alcune ragazze di suor Cornelia accolgono i bambini orfani che sono stati abbandonati e diventano delle mamme per loro. Si vede proprio come ognuno di noi dà il proprio amore. Non esiste una cosa più bella!

Padre Livio: Questa è la civiltà dell'amore! Siccome i più increduli alle apparizioni nella Chiesa sono in genere i sacerdoti e i vescovi, il miracolo dei miracoli è che vedo che sono in tanti tra sacerdoti e vescovi a venire qui a Medjugorje.

Vicka: Il fatto di credere o meno è un fatto personale. Io non sono preoccupata di questo. La Madonna non forza nessuno, vuole bene a tutti.

Padre Livio: Io però, visitando vari santuari d'Europa, non ho mai visto così tanti sacerdoti come a Medjugorje. Qui vengono centinaia e migliaia di sacerdoti, sembra proprio esserci un disegno della Madonna nei confronti dei sacerdoti...

Vicka: Ultimamente sono giunti parecchi cardinali dall'America, dall'Italia, dall'Australia eccetera, che sono aperti e che vogliono bene alla Madonna. La Madonna ha dato una grande libertà e non ha obbligato nessuno a credere. Non esiste un «dovere» di trasmettere questo messaggio con la forza, ma con l'amore. L'amore si vede, si trasmette, rimane. Tutto quello che si fa in modo forzato, come viene così se ne va.

Padre Livio: Qui a Medjugorje però la Madonna agisce un po' come se fosse il parroco della parrocchia e ci insegna come noi sacerdoti dovremmo impostare le parrocchie: il Rosario, l'eucaristia, la preghiera e la confessione...

Vicka: Non c'è niente di nuovo negli insegnamenti che vengono da Medjugorje, e la Madonna vuole solo ricordarci ciò da cui molti cristiani si sono allontanati.

Padre Livio: Anch'io ho imparato a vivere «alla giornata», nel senso che mi affido giorno per giorno al Signore senza guardare troppo al futuro, ma facendo ogni giorno il lavoro che devo fare. Una volta hai detto in una intervista che, per quanto riguarda gli avvenimenti di Medjugorje, siamo solo agli inizi, pensando a tutto quello che dovrà avvenire. Mi pare che abbiamo davanti a noi un momento della storia particolarmente impegnativo...

Vicka: La Madonna parla di un suo piano che si deve realizzare e dice che dobbiamo aiutarla con le nostre preghiere, anche adesso. Ancora non ci ha rivelato nulla di questo suo piano.

Padre Livio: Quello che comunque si sa è che ci sarà il tempo dei dieci segreti.

Vicka: Certo.

Padre Livio: Mi ha impressionato il fatto che nei messaggi che rivolge alla parrocchia non parla mai dei dieci segreti.

Vicka: Il contenuto dei segreti riguarda tutto il mondo. Non ne parla perché evidentemente non è ancora il momento di parlarne a tutti. Lei darà un segno quando si potrà iniziare a parlarne, quando i tempi saranno maturi.

Padre Livio: Però noi logicamente pensiamo, dato che ormai la vicenda va avanti da oltre 25 anni, che non può cominciare il tempo dei dieci segreti finché a te, a Marija e a Ivan non viene rivelato il decimo segreto. Perché l'ultima volta che è successo qualcosa qui a Medjugorje, da questo punto di vista, è stato nel 1998 quando è stato dato il decimo segreto a Jakov. Da allora sono passati 8 anni e non è successo ancora nulla.

Vicka: Noi tre aspettiamo, io non ho mai chiesto nulla alla Madonna. Non lo facciamo per paura, ma perché sappiamo che ha i suoi progetti e io devo fare quello che lei vuole.

Padre Livio: Mi ha però impressionato il fatto che quando il 25 giugno scorso è apparsa a Ivanka, la Madonna le ha spiegato il settimo segreto. Quindi si tratta di qualcosa di vero, di attuale!

Vicka: Certo che è vero!

Padre Livio: La gente però pensa che con i dieci segreti sia coinvolta soltanto Mirjana.

Vicka: No, siamo coinvolti tutti. L'unica differenza è che Mirjana ha scelto padre Petar per annunciare i segreti al mondo, ma ognuno di noi ha un suo compito.

Padre Livio: Una volta la Madonna ha detto che dopo il terzo segreto ci sarà ancora uno di voi che avrà le apparizioni quotidiane.

Vicka: Sì, si tratta di uno di noi, poi staremo a vedere chi è.

Padre Livio: Non si sa chi è?

Vicka: No.

Padre Livio: Ma si tratta di uno di voi tre o di uno di voi sei?

Vicka: Di uno di noi tre.

Padre Livio: Però dopo il quarto segreto non ci sarà più nessuno ad avere le apparizioni quotidiane?

Vicka: Vedremo...

Padre Livio: Dunque dopo il terzo segreto rimarrà un veggente, tra quelli a cui ora continuano le apparizioni quotidiane.

Vicka: Esatto, noi tre: io, Marija e Ivan. Noi tre che conosciamo solo nove dei dieci segreti. A uno di noi tre, poi vedremo chi, rimarranno le apparizioni.

Padre Livio: Anche dopo i segreti?

Vicka: Anche dopo.

Padre Livio: Molto interessante. Non so se la gente si rende conto dell'importanza di questa affermazione.

Vicka: Il terzo segreto riguarda il segno che la Madonna lascerà sulla montagna delle apparizioni, un segno che rimarrà per sempre. Un altro segreto è dato a ognuno di noi veggenti e si tratta di un fatto personale. Il settimo segreto è invece stato in parte cancellato in seguito alle nostre preghiere, ma non completamente, e la Madonna vorrebbe che noi pregassimo ancora di più perché mediante le nostre preghiere possiamo modificare anche gli altri.

Padre Livio: Però tu hai detto che durante il tempo dei segreti ci sarà ancora uno di voi che avrà le apparizioni quotidiane. Questo che mi hai detto è molto importante perché significa che durante il tempo dei dieci segreti, un tempo sicuramente di prova, la Madonna rimarrà in mezzo a noi.

Vicka: Sì, sì.

Padre Livio: Quindi potrà dare anche dei messaggi.

Vicka: Certo.

Padre Livio: Questa è una grande grazia.

Vicka: Sembra una sorpresa, ma la Madonna ha detto questo in modo chiaro.

Padre Livio: Io faccio questo in qualità di intervistatore, perché personalmente sono convinto che, quando si verificheranno i dieci segreti, io sarò già in paradiso.

Vicka: Padre Livio, tu non sai quante grazie la Madonna ha dato a te, perché sei stato pronto a rispondere in modo che la Madonna ha trovato una sua radio. Non sai quanto ti vuol bene e vedo che anche tu rispondi con tutto amore. Devi continuare a trasmettere questo tuo messaggio senza stancarti, perché abbiamo ancora tanto da fare.

Padre Livio: Io invece penso che alla mia età i dieci segreti li vedrò dal paradiso ormai...

Vicka: No, carissimo fratello, non si sa mai a che età si lascerà questa terra. Io a questo non penso mai. Io sento dentro di me che si può fare ancora molto.

Padre Livio: Quindi niente pensione per me.

Vicka: No! La vita è bella, è noi che la complichiamo. Chi ama se stesso ama la vita, chi non ama se stesso non può amare niente.

Padre Livio: In questi pochi minuti che ci rimangono vorrei che tu raccontassi qualcosa sul tema della sofferenza e della malattia, che hai vissuto personalmente.

Vicka: Questa è una grande gioia e un grande dono. Tante volte pensiamo: come possono una malattia e una sofferenza diventare un dono? Per me non esiste niente, dopo la Madonna, che accettare la sofferenza come dono. Di questa cosa non si può parlare tanto, perché quando si verifica dobbiamo dire: eccomi, Signore, fa' di me quello che vuoi. Non possiamo dire: questa sofferenza è pesante. No, togliamoci questi pensieri. Lui sa quanto può dare e sa anche quanto può prendere. Noi dobbiamo anche ringraziare Dio per questo dono e chiedere la sua forza e il suo coraggio per poter andare avanti. Anche la Madonna ha detto: voi non sapete quanto valore ha la nostra sofferenza davanti agli occhi di Dio. Io sono contentissima quando posso offrire qualche mia sofferenza per la Madonna e per Gesù. Io dico sempre: Gesù, io sono pronta; quando e come vuoi, sempre sono pronta. Mi rivolgo anche a tutti voi che vivete nella sofferenza: non perdete tempo, ma offrite tutto a Gesù. Tutte queste cose hanno un grande valore. Ogni sera, quando la Madonna mi appare, sempre e al primo posto nelle intenzioni di preghiera metto i malati e poi tutti gli altri. Io voglio tanto bene a voi malati, vi sento nel mio cuore e raccomando sempre alla Madonna che vi possa dare forza e coraggio per andare avanti.