QUARTA APPARIZIONE

15 agosto 1917

Scritto da Lucia di Fatima nel 1941 per ordine di sua ecc. mons. José Alves Correia da Silva, che le ordinò di scrivere qualsiasi altra cosa che ricordasse sugli avvenimenti di Fatima.

Andando con le pecore in compagnia di Francesco e di suo fratello Giovanni, in un luogo chiamato Valinhos e intuendo che qualche cosa di soprannaturale si stava avvicinando e ci avvolgeva, supponendo che la Madonna sarebbe venuta ad apparirci, e dispiacendomi che Giacinta restasse senza vederla, chiedemmo al suo fratello Giovanni che andasse a chiamarla. Siccome non voleva andarci, gli diedi due ventini e così partì correndo.

Nel frattempo, vidi insieme a Francesco il riflesso della luce, che noi chiamavamo lampo e, arrivata Giacinta, un istante dopo, vedemmo la Madonna sopra un'elce.

— Che cosa volete da me?

— Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il 13 e che continuiate a recitare il Rosario tutti i giorni. L'ultimo mese farò il miracolo perché tutti credano.

— Che cosa volete che si faccia con i soldi che il popolo lascia alla Cova da Iria?

— Facciano due bussole: una portala tu insieme a Giacinta e ad altre due bambine vestite di bianco; l'altra che la porti Francesco con altri tre bambini. I soldi delle bussole sono per la festa della Madonna del Rosario e quello che avanza è per la costruzione di una cappella che mi faranno fare.

— Vorrei chiedervi la guarigione di alcuni malati.

— Sì, alcuni li guarirò durante l'anno. — E, assumendo un aspetto più triste — Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime vanno all'inferno perché non hanno chi si sacrifichi e preghi per loro.

E, come al solito, cominciò ad elevarsi verso levante.