1. Il Rosario della Vergine Maria, nella sua
semplicità e profondità, rimane, anche in questo terzo Millennio appena iniziato, una preghiera di grande significato,
destinata a portare frutti di santità. 2. Il Rosario della Vergine Maria è preghiera che ben si inquadra nel cammino spirituale
di un cristianesimo che, dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza delle origini. 3. Il Rosario, pur caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico. 4. Il Rosario, nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità
dell'intero messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio. 5. Con il Rosario il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre
alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo. 6. Mediante il Rosario il credente attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani
stesse della Madre del Redentore. 7. La semplice preghiera del Rosario batte il ritmo della vita umana. 8. Recitare il Rosario non è altro che contemplare con Maria il volto di Cristo. 9. Il Rosario, se riscoperto nel suo pieno significato, porta al cuore stesso della vita cristiana. 10. Il Rosario offre un'ordinaria quanto feconda opportunità spirituale e pedagogica per la contemplazione
personale, la formazione del Popolo di Dio e la nuova evangelizzazione. 11. Il Rosario non solo non si oppone alla Liturgia, ma le fa da supporto, giacché ben la introduce
e la riecheggia. 12. Se riscoperto in modo adeguato, il Rosario è un aiuto, non certo un ostacolo all'ecumenismo! 13. Il Rosario si pone nella migliore e più collaudata tradizione della contemplazione cristiana. 14. Il Rosario è preghiera tipicamente meditativa e corrisponde, in qualche modo, alla «preghiera del cuore». 15. Riscoprire il Rosario significa immergersi nella contemplazione del mistero di Colui che «è la nostra pace». 16. Non si può recitare il Rosario senza sentirsi coinvolti in un preciso impegno di servizio alla pace. 17. Il rilancio del Rosario nelle famiglie cristiane si propone come aiuto efficace per arginare gli effetti devastanti
di questa crisi epocale. 18. Fissare gli occhi sul volto di Cristo è il compito di ogni discepolo di Cristo; è quindi anche compito nostro. 19. La contemplazione di Cristo ha in Maria il suo modello insuperabile. Il volto del Figlio le appartiene a titolo speciale. 20. Quando recita il Rosario, la comunità cristiana si sintonizza col ricordo e con lo sguardo di Maria. 21. Il Rosario, proprio a partire dall'esperienza di Maria, è una preghiera spiccatamente contemplativa. 22. «Senza contemplazione, il Rosario è corpo senz'anima, e la sua recita rischia di divenire meccanica ripetizione di formule» (Paolo VI). 23. Cari giovani, attraverso la preghiera e la meditazione dei misteri, Maria vi guida con sicurezza verso il suo Figlio!
Non vergognatevi di recitare il Rosario. 24. Il Rosario, quale contemplazione su Cristo con Maria, è contemplazione salutare. 25. L'immergersi, di mistero in mistero, nella vita del Redentore, fa sì che quanto Egli ha operato e la Liturgia
attualizza venga profondamente assimilato e plasmi l'esistenza. 26. Il passare con Maria attraverso le scene del Rosario è come mettersi alla «scuola» di Maria per leggere
Cristo, per penetrarne i segreti, per capirne il messaggio. 27. La spiritualità cristiana ha come suo carattere qualificante l'impegno del discepolo di conformarsi
sempre più pienamente al suo Maestro. 28. Il Rosario ci trasporta misticamente accanto a Maria impegnata a seguire la crescita umana di Cristo. 29. «Tutta la nostra perfezione consiste nell'essere conformi, uniti e consacrati a Gesù Cristo» (S. Luigi Maria Grignion de Montfort). 30. Mai come nel Rosario la via di Cristo e quella di Maria appaiono così profondamente congiunte. 31. Maria non vive che in Cristo e in funzione di Cristo! 32. La preghiera della Chiesa è come sostenuta dalla preghiera di Maria. 33. Il Rosario è insieme meditazione e supplica. 34. L'insistente implorazione della Madre di Dio poggia sulla fiducia che la sua materna intercessione
può tutto sul cuore del Figlio. 35. Ella è «onnipotente per grazia», come, con audace espressione da ben comprendere, diceva nella sua Supplica
alla Vergine il beato Bartolo Longo. 36. Nel Rosario Maria, mentre è supplicata da noi, si pone per noi davanti al Padre, pregando per noi e con noi. 37. Il Rosario è anche un percorso di annuncio e di approfondimento, nel quale il mistero di Cristo viene continuamente
ripresentato ai diversi livelli dell'esperienza cristiana. 38. Perché non riprendere in mano la Corona con la fede di chi ci ha preceduto? 39. Il Rosario conserva tutta la sua forza e rimane una risorsa non trascurabile nel corredo pastorale di ogni buon evangelizzatore. 40. Il Rosario è uno dei percorsi tradizionali della preghiera cristiana applicata alla contemplazione del volto di Cristo. 41. «Preghiera evangelica, incentrata nel mistero dell'incarnazione redentrice, il Rosario è preghiera di orientamento nettamente cristologico». 42. Maria ci conduce ad apprendere il segreto della gioia cristiana, ricordandoci che il cristianesimo è innanzitutto «buona notizia». 43. Il Rosario offre il «segreto» per aprirsi più facilmente a una conoscenza profonda e coinvolgente di Cristo.
Potremmo dirlo la via di Maria. 44. Il Rosario è la via dell'esempio della Vergine di Nazareth, donna di fede, di silenzio e di ascolto. 45. Seguendo il cammino di Cristo, il credente si pone davanti all'immagine dell'uomo vero. 46. Ciascun mistero del Rosario, ben meditato, getta luce sul mistero dell'uomo. 47. Meditare col Rosario significa consegnare i nostri affanni ai cuori misericordiosi di Cristo e della Madre sua. 48. Per comprendere il Rosario, bisogna entrare nella dinamica psicologica che è propria dell'amore. 49. La ripetizione si alimenta del desiderio di una conformazione sempre più piena a Cristo, vero «programma» della vita cristiana. 50. Il Rosario ci aiuta a crescere in questa conformazione fino al traguardo della santità. 51. Che il rapporto con Cristo possa avvalersi anche dell'aiuto di un metodo non deve stupire. Iddio si comunica all'uomo
rispettando il modo di essere della nostra natura ed i suoi ritmi vitali. 52. Il Rosario non è che un metodo per contemplare. 53. L'ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio. 54. La riscoperta del valore del silenzio è uno dei segreti per la pratica della contemplazione e della meditazione. 55. Il ripetersi, nel Rosario, dell'Ave Maria, ci pone sull'onda dell'incanto di Dio: è giubilo, stupore, riconoscimento
del più grande miracolo della storia. 56. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da Lui, tutto tende a Lui, tutto, mediante Lui,
nello Spirito Santo, giunge al Padre. 57. Ciò che è veramente importante è che il Rosario sia sempre più concepito e sperimentato come itinerario contemplativo. 58. Oggi all'efficacia di questa preghiera consegno volentieri la causa della pace nel mondo e quella della famiglia. 59. Il Rosario è preghiera orientata per sua natura alla pace, per il fatto stesso che consiste nella contemplazione di Cristo,
Principe della pace. 60. Chi assimila il mistero di Cristo — e il Rosario proprio a questo mira —, apprende il segreto della pace
e ne fa un progetto di vita. 61. Il Rosario esercita sull'orante un'azione pacificante che lo dispone a ricevere e sperimentare nella profondità
del suo essere e a diffondere intorno a sé quella pace vera che è dono speciale del Risorto. 62. Il Rosario è preghiera di pace anche per i frutti di carità che produce. 63. Mentre ci fa fissare gli occhi su Cristo, il Rosario ci rende anche costruttori della pace nel mondo. 64. Lungi dall'essere una fuga dai problemi del mondo, il Rosario ci spinge a guardarli con occhio responsabile e generoso. 65. Preghiera per la pace, il Rosario è anche, da sempre, preghiera della famiglia e per la famiglia. 66. Bisogna tornare a pregare in famiglia e a pregare per le famigiie, utilizzando ancora questa forma di preghiera. 67. La famiglia che prega unita, resta unita. 68. Il Santo Rosario, per antica tradizione, si presta particolarmente ad essere preghiera in cui la famiglia si ritrova. 69. Riprendere a recitare il Rosario in famiglia significa immettere nella vita quotidiana ben altre immagini, quelle del mistero che salva:
l'immagine del Redentore. 70. La famiglia che recita insieme il Rosario riproduce un po' il clima della casa di Nazareth: si pone Gesù al centro. 71. A questa preghiera è anche bello e fruttuoso affidare l'itinerario di crescita dei figli. 72. Pregare col Rosario per i figli, e ancor più con i figli, non è, certo, la soluzione di ogni problema, ma è un aiuto spirituale da non sottovalutare. 73. Una pastorale giovanile non rinunciataria, appassionata e creativa, è capace di fare, con l'aiuto di Dio, cose davvero significative. 74. Una preghiera così facile, e al tempo stesso così ricca, merita davvero di essere riscoperta dalla comunità cristiana. 75. Riprendete con fiducia tra le mani la corona del Rosario. 76. O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, noi non ti lasceremo mai più! 77. Meditando i misteri del santo Rosario, noi impareremo, su l'esempio di Maria, a diventare anime di pace, attraverso il contatto amoroso e incessante
con Gesù e coi misteri della sua vita redentrice. 78. Il Rosario è preghiera che addita la prospettiva del Regno di Dio ed orienta gli uomini a ricevere i frutti della Redenzione. 79. Il Rosario è un Credo fatto preghiera. 80. Il Rosario è il compendio di tutto quanto il Vangelo. 81. Il Rosario è la tenue e a volte consunta corda della nostra speranza. 82. Il Rosario è il mio ristoro alla sera di ogni più faticosa giornata. 83. Il Rosario è Maria in persona che si pone tutta tra le nostre dita, perché ci serviamo di lei. 84. Il Rosario è un incontro quotidiano al quale io e la Madonna non manchiamo. 85. Il Rosario è preghiera eccellente, nei riguardi della quale però il fedele deve sentirsi serenamente libero,
sollecitato a recitarlo, in composta tranquillità, dalla sua intrinseca bellezza. 86. Il Rosario è una specie di «sacramento del quotidiano». 87. Il Rosario è la preghiera della famiglia. Credo d'aver potuto sormontare alcune difficoltà ed alcuni periodi di scoraggiamento
solo perché recitavo il Rosario. 88. Il Rosario è una preghiera d'amore o non è. 89. Il Rosario è il libro di tutti e di sempre. 90. Il Rosario è la più biblica, teologica, liturgica delle devozioni non liturgiche. 91. Il Rosario è ancora oggi una forma bellissima di pietà e un mezzo utilissimo di apostolato. 92. Il Rosario è la preghiera più umile e più ricca, un balbettamento, il contrappunto di un tema sempre identico
a significare le nostre povertà. 93. Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità. 94. Il Rosario è la Madonna stessa; è Maria che si fa per noi veicolo del nostro occhio e della nostra voce: che ci trascina
dietro a lei — in un ciclo che sempre ricomincia — nel suo stesso itinerario di adorazione. 95. Il Rosario è una preghiera attiva. È una preghiera che di sua natura è sociale, comunitaria, corale. 96. Il Rosario è una preghiera cristocentrica. È una preghiera contemplativa. È una preghiera didascalica. 97. Il Rosario è il termometro della vita interiore. 98. Il Rosario è strumento di contemplazione e di vita pratica. 99. Il Rosario diventa per me la celebrazione sommessa della liturgia del quotidiano, e il grigio dei giorni feriali
acquista uno stupefacente splendore, e le solite azioni, sempre quelle, ogni giorno, diventano «nuove», inedite. 100. L'arpa del Rosario tocca tutte le fibre dell'anima della Madre di Dio. 101. Il Rosario recitato in famiglia è il momento in cui la comunità familiare avverte che Dio è veramente
il cemento della sua coesione. 102. Dopo la Liturgia, il Rosario è la pia pratica che meglio fa rivivere in chiave mariana, riproduce, esprime,
inculca il mistero della salvezza nella sua soprannaturalità e completezza. 103. Il Rosario è un esercizio avvincente, insostituibile di preghiera. 104. Il Rosario è un'educazione alla pietà religiosa, più semplice e più popolare e al tempo stesso
più seria e più autentica. 105. Il Rosario è devozione che si armonizza assai bene con tutte le circostanze della vita domestica. 106. Il Rosario è lo strumento dei poveri. Lo si può iniziare, interrompere, riprendere ed è sempre lì a disposizione, «la preghiera
che ci ancora al cielo». (Sertillanges) 107. Dalla pratica della Corona nessuno può dispensarsi. Sono deciso ad abbandonare molte altre pratiche, ma non questa. 108. Il Rosario è una eredità santa, a cui il popolo cristiano non ha mai cessato di attingere forza e coraggio. 109. Il Rosario è talmente legato alla fede nell'Incarnazione, che può dirsi nasce da essa. 110. Il Rosario educa alla contemplazione delle verità più alte. 111. Il Rosario è una preghiera organica e periodica, che permette all'anima di ripetere e di rivivere il mistero di Cristo. 112. Il Rosario è una preghiera ritmata sui motivi salienti della psicologia umana e sui momenti fondamentali dell'esistenza. 113. Il Rosario è superato? La vera preghiera non ha tempo. Nulla cambia nel rapporto Dio-uomo. 114. Il Rosario è più uno spazio che una scala; o, se si vuole, un volo libero nello spazio, seguendo un certo tracciato. 115. Il Rosario è una devozione che, attraverso la Madonna, ci porta a Cristo. È Gesù Cristo il termine di questa lunga
e ripetuta invocazione a Maria. 116. Il Rosario è per eccellenza ripetizione. Ma ripetere è creare un'atmosfera di abbandono della mente che si «distende», in Dio,
che si avvolge su se stessa per affondare nel mistero. 117. Il Rosario è un arcobaleno che il Signore, nella sua misericordia, ha tracciato nel firmamento della Chiesa,
e un'ancora di salvezza per tutti i cristiani. 118. Il santo Rosario è una memoria continua della Redenzione nelle sue tappe salienti. 119. Il Rosario è una preghiera che precede, prepara la contemplazione. 120. Il Rosario è e rimane la forma di preghiera più moderna. Qui appare tutta la sua ricchezza di invenzione umana
e di suggerimento divino insieme. 121. Il Rosario è ormai «devozione della Chiesa». 122. Il santo Rosario è teologia pregata! 123. Il Rosario si può chiamare una preghiera del povero, perché una preghiera sprovvista di pretese. 124. Preghiera da povero, il Rosario non è tuttavia una preghiera povera, perché è ricco di tutto il mistero
della salvezza che in esso si esprime. 125. Il Rosario è, sì, preghiera «povera», ma questa è la sua più bella qualità. 126. Il Rosario per gente ignorante? Per chi gusta questa preghiera è un segno di maturità spirituale,
un segno di confidenza, di dono di sé a Dio. 127. Il Rosario per il suo carattere popolare, per il suo spirito cristocentrico, può rianimare la fede e la pietà
negli ambienti più diversi. 128. Questa preghiera (il Rosario) che sembra schiava è la più emancipata di tutte. 129. Il Rosario, per chi vi ha confidenza, mette quasi a dialogo con la Madonna; mette al passo con lei. 130. Il Rosario è una devozione antica, che ha esercitato influssi incalcolabili: è caro soprattutto al popolo credente
e appartiene alla sua vita, come il lavoro e il pane. 131. Il Rosario dovrebbe occupare in ciascuna famiglia il posto d'onore, com'era in passato, quando la recita del Rosario
segnava in tutte le case cristiane il termine della giornata. 132. Il Rosario risponde al bisogno che ha l'uomo di ristorarsi in un santo riposo, ove giunga a lui l'alito divino,
ove gli vengano incontro le grandi figure della fede. 133. La preghiera del Rosario è la preghiera dell'uomo per l'uomo: e la preghiera della solidarietà umana. 134. Il Rosario possiede, forse come nessun'altra preghiera, la virtù di lasciar spaziare lo sguardo,
anche nelle ore di solitudine e di tristezza più nera in un mondo più alto e più bello. 135. Il Rosario diventa un verace alimento della fede. 136. Il Rosario, come la Liturgia, esige devozione interna: in caso contrario, questa cade nel ritualismo,
quello nel meccanismo. 137. Il Rosario è una forma di preghiera giustamente cara alla pietà cattolica, e che nulla ha perduto
della sua attualità nelle difficoltà dell'ora presente. 138. Il Rosario rappresenta una forma particolare di vita religiosa. Qualcuno può dichiarare di non sapersene
servire: è affar suo. Non ha però il diritto di dire che questa preghiera non abbia senso e che non sia cristiana, perché così darebbe
solo a vedere di non sapere di che si tratta. 139. Il Rosario recitato con la meditazione dei misteri ci eleva insensibilmente alla conoscenza perfetta di Gesù Cristo. 140. Recitando i singoli Misteri, è tutto il Vangelo che rivive; è la storia meravigliosa del genere umano redento e salvato. 141. Molti non hanno compreso come il Rosario possa meritare tanto onore; in primo luogo perché non conoscono la preghiera,
e poi perché questa preghiera si presenta sotto un aspetto di umiltà che nasconde agli spiriti superficiali la sua ricchezza. 142. Questa preghiera (il Rosario) che sembra verbale è la più spirituale di tutte. 143. Chi ama il Rosario non è uno specialista della ripetizione meccanica. È, piuttosto, uno abituato a ricominciare sempre.
Nel Rosario come nella vita. 144. Il Rosario insegna a unire l'orazione con le azioni comuni della giornata, santifica le amicizie e le occupazioni. 145. Il Rosario che la famiglia recita in comune è il momento privilegiato della sua vita. 146. Chi propaga il Rosario è salvo. 147. Le parole del Rosario sono così belle e così monotone da creare lo spazio per intrattenerci in silenzio con Dio. 148. Il Padre nostro e l'Ave Maria, orazioni così semplici e sublimi vengono ripetuti molte volte nel Rosario:
ripetizione che dimostra essere il Rosario una devozione d'amore. 149. Il Rosario recitato in famiglia è l'ecce adsumus, «ecco, Signore», la famiglia che ti è consacrata. 150. È una scala il Rosario: e voi la salite insieme, adagio adagio andando in su, incontro alla Madonna, che vuole dire incontro a Gesù. 151. Questa preghiera (il Rosario) che sembra rudimentale è la più contemplativa di tutte e può diventare la più personale di tutti. 152. Il mio Rosario copre ogni mia giornata di lavoro d'una luce sempre nuova. 153. Nel Rosario può dirsi veramente che il Vangelo è annunziato ai piccoli. Piccoli, d'altronde, lo siamo tutti in certi momenti. 154. Il Rosario è preghiera semplice e profonda, che ci educa a fare di Cristo il principio e il termine non solo della devozione mariana,
ma di tutta la nostra vita spirituale. 155. Non c'è preghiera che sia più gradita a Dio del Rosario. 156. Nel Rosario, «la ripetizione sarà solo la forma esteriore della preghiera e non avrà che lo scopo di rendere il movimento interiore
sempre più calmo e pieno». 157. Il Rosario segue un filo, segue un disegno, segue una linea; ha una forma distinta, ha uno scopo determinato, ha soprattutto
uno spirito di vera pietà che la sostiene, e la anima. È una preghiera saggia e viva. 158. Il Rosario non è una via, ma un ambiente e non ha meta, ma profondità. Sostarvi, fa bene all'anima. 159. Ogni Ave detta in sua eterna memoria ci ricorda che c'è stato Uno il quale, per quanto beato in eterno, non disdegnò,
per amore dei peccatori, un corpo della Vergine. 160. Ogni Ave Maria, miracolo meraviglioso, sta per fiorire ai piedi della Regina del cielo, e, soave profumo, la mia preghiera fiorita
salirà dolcemente verso la Vergine Maria. 161. Il Rosario viene a prenderci anche in mezzo alle nostre sofferenze, spesso irragionevoli, talvolta accascianti, quasi sempre
mal sopportate, per ricordarci che Gesù ha sofferto molto più di noi per amor nostro. 162. Il Rosario non è solo devozione, forma di preghiera; è anche itinerario spirituale, guida, scuola e scala di perfezione. 163. Il Rosario fa sentire vividamente la ecclesialità della preghiera, ed educa a vivere, a pensare, a soffrire, a pregare «con cuore veramente cattolico», come direbbe Claudel. 164. Il Rosario ci fissa in Cristo, nei quadri della sua vita e della sua teologia, non solo con Maria, ma altresì,
per quanto a noi è possibile, come Maria. 165. Il Rosario recitato con amore fedele e con assiduità quotidiana può diventare una via sicura e facile di santificazione, un segreto di vita interiore semplificata. 166. Recitando il Rosario, penetriamo nei misteri della vita di Gesù, che sono contemporaneamente i misteri della sua Madre. 167. Con il Rosario a Maria le età dell'esistenza terrena non contano: e ognuno può conservare quella freschezza e incanto dell'infanzia,
che suggeriva a un grande scrittore il rilievo: nessuna cosa più bella di un fanciullo che recita l'Ave Maria. 168. Noi dobbiamo essere amici del Rosario. Per modellare la vita vissuta sugli esempi umanissimi e sublimi di Maria. 169. Noi dobbiamo essere amici del Rosario. Per implorare l'assistenza celeste tanto nelle nostre quotidiane e particolari necessità,
come nei grandi bisogni del dramma storico, in cui siamo coinvolti. 170. Noi dobbiamo essere amici del Rosario. Per venerare la Madonna e per essere così noi stessi collocati nella prospettiva migliore
alla professione del nostro autentico sentimento religioso in spirito e verità. 171. Cosa si potrà trovare di più perfetto ed eccellente della devozione del Rosario? 172. Recitare il Rosario è trattenersi, raccolti, in un mondo silenzioso e santo. 173. Capire il Rosario, oggi come sempre, è capire Maria, la sua funzione salvifica nella storia come collaboratrice e ministra di Cristo, la sua maternità sulle anime e sulla Chiesa. 174. Quando si capisce il Rosario, è segno che nella nostra vita si è fatta una grande conquista: quella del valore delle cose piccole. 175. Praticare il Rosario è portare il più valido contributo all'avvento del Regno di Dio che, come un lievito, si inserisce nella pasta umana per tutto santificare ed elevare fino all'altezza delle cose eterne. 176. La preghiera di Maria, il Rosario, è costantemente aperta verso tutta la missione della Chiesa, verso le sue difficoltà e le sue speranze. 177. Ogni discorso d'affetto tra le persone alla fine è sempre ripetitivo. Ma non è monotono. La ripetizione, come avviene nel Rosario,
vuol essere una discesa in profondità. 178. Quando il Rosario è divenuto scuola di contemplazione e di vita e di unione a Gesù, esso diviene anche una sorgente di apostolato. 179. L'anima che sapientemente pratica il Rosario, rivive la sua piccola o grande storia spirituale e ripercorre il cammino umano sulla via di Dio, insieme a Cristo e a Maria. 180. Chi prega il Rosario non è obbligato a richiamare pensieri di cui in genere, o almeno sul momento, non si sente capace.
Egli entra in un mondo ordinato, incontra figure che gli sono familiari e trova le vie che lo conducono all'essenziale. 181. Per sua natura la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso, che favoriscano, nell'orante
la meditazione dei misteri della vita del Signore, visti attraverso il Cuore di colei che al Signore fu più vicina. 182. Arma utilissima, il Rosario, che fa sorridere l'incredulo, che non capisce i misteri di Dio. 183. Poiché la pratica del Rosario è universalmente diffusa, la catechesi cristiana può usare di esso come il suo strumento dogmatico
d'incontestabile importanza. 184. Noi ti abbiamo ucciso il Figlio, ma ora sei nostra madre, viviamo insieme la risurrezione. Amen. 185. Ciò che salva non è la sapienza umana, ma la fede in Cristo. Il Rosario è preghiera a misura della fede. 186. Preghiamo perché la nostra devozione a Maria sia quale dev'essere: una via verso Cristo. 187. Chi vuol recitare bene il Rosario, deve mettere da parte la fretta, trovare un'intima tranquillità. 188. Preghiera evangelica è il Rosario, come oggi forse più che nel passato amano definirlo i pastori e gli studiosi. 189. Preghiera evangelica, incentrata nel mistero dell'Incarnazione redentrice, il Rosario è preghiera
di orientamento nettamente cristologico. 190. Nel Rosario «è tutto il dogma cristiano nella sua elevatezza e nel suo splendore, affinché noi possiamo così
tutti i giorni penetrarlo, assaporarlo, nutrirne l'anima». 191. Nel Rosario «tutto il Credo ci passa sotto gli occhi, non in modo astratto, con formule dogmatiche,
ma in modo concreto, mediante la vita del Cristo, che discende verso di noi e risale al Padre per condurci a lui». 192. Io potrei convertire il mondo se avessi un esercito che recitasse il Rosario. 193. Recitare il santo Rosario pensando di volta in volta al mistero è entrare nella luce della fede,
è assorbire il calore della speranza e dell'amore, è rinnovarsi. 194. La preghiera è la condizione per l'innesto della causalità misteriosa della bontà divina
nel circuito incerto e infermo della causalità umana. 195. Se la Chiesa domanda ai suoi figli di attaccarsi alla Corona, evidentemente è perché questa piace alla Regina del cielo.
A noi basta sapere che piace a lei: nient'altro. 196. Non posso pensare che un uomo abbia fatto progressi nella spiritualità, se non ha l'abitudine di recitare il Rosario. 197. Lo spazio della mariologia, di una sana mariologia, va perso là dove si dissolve l'unità tra Antico e Nuovo Testamento. 198. Senza la mariologia il cristianesimo minaccia di disumanizzarsi inavvertitamente. La Chiesa diventa funzionalistica, senz'anima,
una fabbrica febbrile incapace di sosta, dispersa in rumorosi progetti. 199. Non c'è una teologia cristiana senza un continuo riferimento alla persona e al ruolo della Vergine Maria
nella storia della salvezza. 200. Dobbiamo restaurare nei nostri cuori il culto dovuto alla Madonna. Dobbiamo riaccendere in noi la vera,
la buona devozione a Maria Santissima. 201. Fine ultimo di ogni devozione dev'essere Gesù Cristo, Salvatore del mondo, vero Dio e vero uomo.
Diversamente sarebbe devozione falsa e ingannevole. 202. Se la devozione a Maria dovesse allontanare da Gesù Cristo bisognerebbe respingerla come un'illusione diabolica. 203. La devozione alla Vergine è necessaria solo per trovare perfettamente Gesù Cristo, amarlo di tutto cuore e servirlo con fedeltà. 204. Stabilire una solida devozione alla Vergine significa stabilire più perfettamente il culto dovuto a Gesù Cristo;
significa indicare un mezzo facile e sicuro per trovare il Salvatore. 205. A chi ci rimprovera di essere più mariani che cristiani, di lodare sempre Maria, dimenticando il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo, ricordiamo che il Rosario è soprattutto la lode della Trinità. 206. Abbiamo bisogno che la Madonna ci aiuti. Un tormentato e famoso scrittore spiritualista e realista,
Charles Péguy, paragonava i Pater e le Ave del Rosario a dei vascelli naviganti vittoriosamente verso il Padre.
Dobbiamo tentare anche questa mistica impresa. 207. È impossibile, pare a me, avere migliori intenzioni di quelle dell'angelo, né fare a Maria preghiera più bella,
più onorevole e che le sia più accetta. 208. È proprio perché la preghiera del Rosario è, dopo la sacra Liturgia Eucaristica, la più propizia per conservare
e aumentare la fede nelle anime, che il demonio ha sollevato contro di essa la sua campagna; sfortunatamente noi vediamo quali rovine ha causato. 209. La preghiera del Rosario è indispensabile per molte anime. Se non recitano il Rosario, che preghiere faranno?
E senza la preghiera chi si salverà? 210. Io sto per comparire davanti a Dio. Una sola cosa mi consola e mi rassicura: le mie Ave Maria.
In quel momento c'è solo questo di vero. 211. Come il bambino non si stanca mai di ripetere «mamma», così il cristiano ripete sempre lo stesso saluto a Maria. 212. È dolce musica all'orecchio pronunciare: ti saluto o Madre. È dolce canto ripetere: ti saluto o Madre pia.
Tu, mia delizia, cara speranza, casto amore, mia fortezza nelle avversità. 213. Tutta la nostra vita si cristianizza per così dire nello svilupparsi in noi dell'Ave Maria. 214. Seguendo l'esempio della Scrittura, noi faremo meglio a pensare Maria soltanto con il suo Figlio e in relazione a lui,
senza mai separarla da lui. 215. La Madonna ci ha dato Gesù ed è la portatrice di Gesù nel mondo: sia la portatrice di Gesù anche nei nostri cuori
e nel nostro culto religioso. 216. Essendo Maria, fra tutte le creature, la più conforme a Gesù Cristo, ne segue che, di tutte le devozioni quella che consacra
e conforma di più un'anima a nostro Signore, è la devozione a Maria. 217. Io mi propongo di custodire in me la volontà di lavorare per trasformarmi in Maria, allo scopo di diventare un'altra Maria
vivente e operante, di trasformare in lei e mediante lei i miei pensieri. 218. Per Mariam ad Iesum. Ella è l'aiuto di cui abbiamo bisogno affinché la nostra nascita riesca fino a raggiungere il cielo. 219. Ricorriamo a Maria per arrivare a Gesù. 220. L'uomo si è allontanato dalla Madonna, perciò ha perduto il suo equilibrio interiore. 221. La Vergine deve essere argomento della nostra meditazione in maniera che si introduca e si sviluppi
nel nostro spirito l'immagine del Figlio suo. 222. La Madre di Dio è a un tempo sapienza e bellezza. In lei si raduna tutta la bellezza della creazione
per partecipare alla bellezza divina. 223. Si sa: dinanzi alla bellezza superna che rifulge nella Vergine, il credente è preso dallo stupore: «Come cantare le tue lodi, santa vergine Maria?». (Ordine dei Servi di Maria) 224. Sono felice: ogni sera prego la Vergine col Rosario. La mia famiglia è con me. In questo mondo così grigio,
c'è ancora tanta gioia. E io la sento accanto a me. 225. Maria, una donna come noi e che come noi gode della misericordia divina, vive e rappresenta ciò che noi
dobbiamo essere davanti a Dio. 226. Adoperiamoci perché nella nostra moderna generazione non abbia ad affievolirsi, ma si riaccenda invece
sempre più la luce soave e materna della devozione a Maria. 227. «Ecco la serva del Signore». È regina, perché prima è serva, perché si è fatta e ha voluto rimanere tale.
Povere mamme che portate tutto, che provvedete a tutto, che non siete mai stanche! Possa Dio riempirvi di gioia come ha riempito la sua mamma: Maria. 228. Il segreto per conoscere se uno è un uomo di Dio, è quello di esaminare se ama l'Ave Maria e la Corona. 229. Quando gli uomini respireranno Maria come respirano l'aria, si vedranno cose meravigliose in questa misera terra. 230. Il Rosario è preghiera quanto mai semplice, invitante sempre al riposo interiore, all'abbandono in Dio, alla fiducia, che è poi sicurezza
di ottenere le grazie di cui abbiamo bisogno. 231. Per qualcuno il Rosario è sonno, sbadiglio, noia, fastidio, abitudine, filastrocca. Per me è stimolo, meditazione, novità. 232. In ogni famiglia possa regnare il Signore con la sua grazia e con un conveniente benessere materiale nella concordia e nella pace.
Ma proprio per ottenere ciò, gioverà moltissimo il Rosario in famiglia, la quale, se prega, vive; e se prega unita, vive unita. 233. Si parla a Maria per arrivare a Gesù. Ella lo ha portato al mondo. Ella è la Madre del Signore.
Ella ci introduce a lui, se noi siamo devoti a lei. 234. Maria può essere assunta a specchio delle attese degli uomini del nostro tempo. 235. Dal punto di vista dogmatico sarebbe possibile — anzi necessario — integrare la pietà mariana
nella devozione verso lo Spirito Santo. 236. Nel cavo della mia mano vedo la mia corona, e, per me, i suoi grani neri sono come una semenza che io
con una grande speranza getto al cielo immenso. 237. Grande è la speranza che noi riponiamo nel santo Rosario per risanare i mali che affliggono i nostri tempi. 238. Un modo molto semplice e usuale per far silenzio in noi, è quello di recitare una preghiera già composta.
Questo vale per il Rosario. Non disprezziamo questa forma di preghiera! 239. Messa e Rosario a ogni mal va contrario. Messa e Corona da mal ti scampa e ben ti dona. 240. Quanto c'è di fecondo e di grandioso nella storia e nella vita della Chiesa può ritenersi raccolto,
quasi fiori germinati su di uno stesso ramo, nel santo Rosario. 241. Il popolo cristiano tenga per fermo essere il Rosario il più bel fiore dell'umana pietà e la più feconda
sorgente delle grazie celesti. 242. Quando è lodata, amata, onorata o riceve qualche cosa Maria, Dio è lodato, Dio è amato, Dio è onorato,
Dio riceve per le mani di Maria e in Maria. 243. Con il Rosario, per i meriti della Vergine Maria tutto il mondo è salvo. 244. L'interminabile lode che il Rosario a Lei tributa ha il suo fondamento in Gesù, a cui ogni lode termina. 245. Se il nostro secolo, nella sua superbia, irride e rifiuta il santo Rosario, un'innumerevole moltitudine di uomini santi
d'ogni età, d'ogni condizione, lo hanno avuto sempre carissimo. 246. Abbiamo bisogno di guardare a Maria, di fissare la sua bellezza incontaminata, perché i nostri occhi
troppo spesso sono offesi e quasi accecati dalle ingannatrici immagini di bellezza di questo mondo. 247. Maria prolunga tutta la grandezza, la profondità, la capacità di ascolto e di accoglienza,
di offerta e di donazione che le donne, lungo tutta la storia, hanno vissuto nella forza dello Spirito Santo. 248. Fortunata la nostra esistenza se si intreccia a questo serto di rose, a questa ghirlanda
di lodi a Maria, e ai misteri del Suo divin Figlio. 249. Non arrossire mai di portare con te la corona del Rosario. 250. Quando si conoscono tante persone della cui serietà cristiana non si può dubitare
e si vede quale importanza ha preso il Rosario nella loro vita, si diventa prudenti nel giudicarlo. 251. Maria è il prototipo dell'uomo «credente», la madre dei «fedeli»; e siccome la fede si attua
sempre per opera dello Spirito, la Vergine è la manifestazione prima ed esemplare dello Spirito di Cristo. 252. Se il cristianesimo nella sua forma più piena è il puro accoglimento della salvezza di Dio eterno
e trino che appare in Gesù Cristo, Maria è il perfetto cristiano, l'essere umano in senso assoluto. 253. Un tempo, per essere più certi del proprio rapporto con Dio, per sentirlo quasi tangibilmente,
la sera dopo cena si pregava il Rosario. Oggi il Rosario è stato sostituito dalla televisione. 254. La luce e l'amore suscitati dalla meditazione dei misteri del Rosario ci permettono di meglio
partecipare alla missione della Chiesa. 255. Diciamo il Rosario: il Cuore di Maria palpita accanto al nostro cuore, nella sua presenza invisibile ma vera. 256. Noi poveri peccatori invochiamo Maria per l'ora della nostra morte: ella è «porta del cielo»,
è assai più di Pietro la «portinaia celeste» che ci rende accessibile l'accesso alla presenza di suo Figlio. 257. Se il cristianesimo perfetto è piena corrispondenza fra la missione eterna della storia della salvezza
e la vita personale, questo cristianesimo si trova perfettamente in Maria. 258. La vita propria dell'anima cristiana è la vita divina. Per avere questa vita in voi,
voi vi impegnate ad elevare la vostra mente a Dio con una delle preghiere più semplici e più complete: il S. Rosario è infatti
uno dei modi più belli per mettersi a colloquio con il cielo. 259. Bisogna essere convinti che la preghiera del Rosario è più la preghiera di Maria che la nostra:
qui sta la chiave della sua potenza e del suo incanto sul cuore di Dio. 260. Il grande interesse soprannaturale del Rosario non si basa tanto sulle rivelazioni private di Lourdes
e di Fatima come alcuni credono, ma soprattutto sulla sostanza dottrinale, l'insegnamento e la raccomandazione esplicita della Chiesa. 261. Il Rosario recitato con la meditazione dei misteri rende facile la pratica della virtù e ci arricchisce di grazie e di meriti. 262. In un'epoca in cui la virtù della fede in Dio è esposta ogni giorno a così gravi e pericolosi assalti,
il cristiano trova nel Rosario mezzi abbondanti per alimentarla e rafforzarla. 263. La pietà mariana ci conduca a Cristo, non ci distolga dal culto supremo che a lui dobbiamo,
ma piuttosto a lui ci avvicini sempre più. 264. Io non so come mai una devozione così piccola in apparenza sia il marchio infallibile della salvezza eterna. 265. Cosa diventerei io se non avessi la divina consolazione del Rosario? La sua sovrana virtù
mi immerge negli abissi sempre nuovi dell'adorazione e della gratitudine. 266. Pio XI, parlando con Mons. Richaud, disse: «Dite ai sacerdoti che preghino molto. E che il Papa fin che non ha detto il suo Rosario non chiude la sua giornata». 267. Volete conoscere Cristo? Due sono le strade buone: il Vangelo e il Rosario.
Il Vangelo racconta, il Rosario prega. 268. Senza questo radicamento nella preghiera, il nostro pensiero cristiano si dissolverebbe
in ideologie sterili, la nostra vita cristiana si ridurrebbe ad una attività puramente umana. 269. Il Cristo in persona — Redenzione personale perché lui stesso è la Redenzione — è
il centro di questa preghiera mariana in cui tutta l'attenzione è incentrata sui misteri viventi di Cristo. 270. Non c'è mezzo più sicuro per invocare la benedizione di Dio sulla famiglia e soprattutto
per preservare la pace e la felicità della casa, della recita quotidiana del Rosario. 271. Pregando, il popolo di Dio si ancora più fortemente ai dogmi della sua fede.
Recitando il Rosario, si rifugia nel passato identificandosi con Maria nell'evoluzione della sua vita insieme al Cristo. 272. Maria è la creatura «tota pulchra»; è lo «speculum sine macula»; è l'ideale supremo di perfezione
che in ogni tempo gli artisti hanno cercato di riprodurre nelle loro opere. 273. Piccolo fanciullo ti amai come Madre; fatto anziano crebbe, in me l'ardente amore.
Accoglimi nei cieli, uno tra i celesti, e proclamerò di aver conquistato così gran premio, con il tuo patrocinio. 274. La conoscenza di Gesù Cristo è la scienza dei cristiani la scienza della salvezza.
Rosario benedetto, che ci dai questa scienza e conoscenza di Gesù. 275. Voi avete compreso che una giornata senza preghiera è come il cielo senza sole,
il giardino senza fiori. Perciò vi siete preso l'impegno di recitare ogni giorno una decina almeno del santo Rosario. 276. Senza la meditazione dei sacri misteri della nostra Redenzione, il Rosario non sarebbe
quasi altro che un corpo senza anima, una materia eccellente priva della sua forma che è la meditazione, essendo questa
ciò che distingue il Rosario dalle altre devozioni. 277. La fede è l'unica chiave per poter penetrare tutti i misteri di Gesù e di Maria,
ricordati dal santo Rosario. Più forte sarà la nostra fede, più meritorio sarà il Rosario. 278. Madonna del Rosario. Ricordo d'infanzia anche questo, fra i più sublimi e fra i più venerandi.
La vita di Gesù si svolge attraverso l'incanto e l'esaltazione. 279. La Madonna del Rosario è nella sua espressione e nella sua attrazione una delle forme
più alte che portano ad arricchire la fede. 280. Ci sono preghiere «da bosco e da riviera». Il Rosario è una di queste, anzi lo è per eccellenza:
può essere la rete che tiene insieme tempi e luoghi della nostra giornata. 281. Il lampo di un mistero della vita del Signore o della S. Vergine, mentre si recitano
le «Ave Maria», è in grado di ridare misura ai nostri gesti e ai nostri pensieri. 282. Il Rosario guarisce l'animo ottuso o ferito, e dà ali alla «preghiera del cuore». 283. Il Rosario era un momento di festa per mia madre e un atto di «carità fiorita» per chi lo compiva. 284. La corona del Rosario è simbolo di santità. 285. Il Rosario è uno strumento che la sapienza cristiana è riuscita a creare per consentire a tutti
di fruire in modo autentico del carisma della contemplazione. 286. Il Rosario era il mezzo migliore per ottenere delle grazie: «Molti problemi, molti Rosari»;
e più ce n'era bisogno, più ne dicevamo. 287. La musicalità della preghiera del Rosario, trascolorando la grigia sensazione di altre radici,
mi trasmise improvvisa ed incalzante un gioioso senso di comunione, di fraternità. 288. La preghiera è la «forza debole» dei cristiani: ma anche la forza, quella con cui
accompagna Gesù fino alla croce. Il Rosario è stato anche la preghiera dei martiri. 289. Se vogliamo aiutare le anime del Purgatorio, applichiamo loro il Rosario, che arreca loro grande sollievo. 290. È mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta. Bisogna entrare. Madre di Gesù Cristo, io non vengo a pregare.
Io non ho niente da offrire e niente da domandare, io vengo solamente, o Madre, a vederti. Vederti, piangere di felicità,
sapere che sono tuo figlio e che tu ci sei. 291. Maria, ti chiediamo: è possibile ancora a noi, all'uomo è ancora dato sul limite della sua totale distruzione,
sperare che l'eccidio dell'essere creato sia spento, sia fermato e soffocato? 292. Vergine, cattedrale del Silenzio, anello d'oro del tempo e dell'eterno: tu porti la nostra carne
in paradiso e Dio nella carne. Vieni e vai per gli spazi a noi invalicabili. 293. Ave, o Maria: di chi muore e si lagna 294. Se vogliamo essere veri cristiani, dobbiamo riconoscere il rapporto essenziale, vitale,
che unisce la Madonna a Gesù e che apre a noi la via che a lui ci conduce. 295. Il Rosario è la preghiera non liturgica insieme più efficace e più semplice per fare di ogni casa
quella «casa di Dio» che fu la «casa di Nazareth». 296. La campana ha chiamato 297. Quando anch'io sarò dentro la terra 298. Ave Maria! Conservami 299. Tu dici ancora quella orazione. 300. Ave Maria! nell'ultima ora del viver mio 301. Signora dolce, ave! 302. Madre del Ciel, soave Regina! 303. Maria è «la Donna vestita di sole», nella quale i raggi purissimi della bellezza umana si incontrano
con quelli sovrani, ma accessibili, della bellezza soprannaturale. 304. Vergine bella, che di sol vestita, 305. Chi muove a Gesù senza Maria, 306. Ave Maria! Quando su l'aure corre l'umil saluto, 307. O Vergine, o Signora, o Tuttasanta, 308. La devozione a Maria è un segno infallibile di eterna salute. 309. Il Rosario è la preghiera che fra tutte è la più bella, la più ricca di grazie, quella che più piace alla santissima Vergine. 310. O Regina degli angioli, o Maria, 311. Da ogni grano del Rosario 312. Con il primo Mistero gaudioso, io penso all'Annunciazione del Beato Angelico.
...A un cristiano la bellezza non può bastare; ma è solo un tramite per la verità. 313. Il Rosario è una corona di preghiere elevate alla Madonna. Del cui amore materno da ninnananna,
l'umanità affogata oggi, in conflitti e dolore, ha estremo bisogno. 314. Madre di tutti gli uomini 315. Il Rosario è preghiera, con gli occhi rivolti verso di te, Maria, per tentare di scoprire il tuo volto
e di accogliere meglio il tuo sorriso. 316. Il Rosario è riposo, aprendomi alla pace della tua presenza, Maria, e apprezzando la serenità
del tuo silenzio pieno di affetto materno! 317. In parrocchia, nella comunità, in famiglia: Il Rosario! 318. Un'Ave Maria, detta per l'eterna gloria di Dio con la rinunzia di sé, vale più di mille salteri
recitati di propria volontà per se stessi. 319. Il Rosario: ecco una preghiera per mezzo della quale Maria ci guida incessantemente
a fissare lo sguardo su suo Figlio. 320. Il Rosario è una pratica di pietà con cui Maria ci aiuta a contemplare l'azione di Dio per gli uomini,
attraverso la sua propria storia sacra. 321. Prese di nuovo la sua corona, e ricominciò a dire il rosario; e, di mano in mano che la preghiera usciva
dal suo labbro tremante, il cuore sentiva crescere una fiducia indeterminata. 322. Se si osserva attentamente la preghiera del Rosario, si nota che è in Occidente l'equivalente
della preghiera di Gesù, la via di povertà e di umiltà di cui abbiamo bisogno per giungere all'assorbimento della preghiera incessante. 323. Per arrivare a questo culmine, il Rosario è una delle vie più rapide, proprio perché è la più semplice,
che non tende a vette contemplative dannosamente seducenti per il nostro orgoglio. 324. Non si è più la stessa persona dopo un Rosario: si è più umili, più poveri, e quindi più vicini
alla capitolazione definitiva del peccatore di fronte alla misericordia. 325. Il Rosario è come una specie di filo d'oro che tiene insieme tutti gli attimi di una vita
e li unifica nello sguardo rivolto unicamente a Gesù Cristo e a sua Madre. 326. Coloro che perseverano nella preghiera del Rosario, a volte austera e arida, camminano
verso la preghiera contemplativa dello Spirito. 327. Fatevi aiutare dai misteri del Rosario, recitandolo lentamente e immergendovi appunto nel mistero. 328. La Santa Vergine viene dalla Chiesa giustamente onorata con un culto speciale.
...Esso trova la sua espressione nella preghiera mariana come il santo Rosario compendio di tutto quanto il Vangelo. 329. Il senso religioso del popolo cristiano, in ogni tempo, ha trovato la sua espressione
nelle varie forme di pietà che circondano la vita sacramentale della Chiesa, quali il Rosario. 330. La pietà medievale dell'Occidente ha sviluppato la preghiera del Rosario,
sostitutiva per il popolo della Preghiera delle Ore. 331. Salve, o degnata del secondo nome 332. La meditazione mette in azione il pensiero, l'immaginazione, l'emozione e il desiderio.
Questa mobilitazione è necessaria per approfondire le convinzioni di fede. 333. Stabat Mater. Maria è là e dice: Diventa quello che sei, un autentico discepolo di Gesù,
accolto, benedetto, lacerato e donato. 334. La Vergine del Rosario, che è anche quella dello Stabat sul Calvario, vi insegnerà a restare ritti
sotto la croce, per quanto densa possa essere la sua ombra. 335. La preghiera cristiana di preferenza si sofferma a meditare i misteri di Cristo, come nella lectio divina o
nel Rosario. 336. Certe volte è la verità definita dai Concili che diventa devozione vivente nel popolo;
altre volte è la fede del Popolo che arricchisce il patrimonio del magistero ufficiale della Chiesa. In tal modo i cristiani
rimeditano con Maria nel «Rosario» i misteri di Cristo. 337. Maria è la prima e più fedele imitatrice di Cristo. I misteri di suo Figlio aderiscono in maniera
così profonda alla sua vita da rendere la vita di Maria lo specchio della vita di Gesù. 338. Nella pratica del Rosario — la preghiera così cara alla devozione dei cristiani — si
contempla Gesù dentro la vita di Maria. 339. Nel Rosario, meglio e più strettamente congiunti non si sarebbero potuti presentare
i misteri di Gesù e la vita di Maria. 340. L'idea ispiratrice del Rosario è quella stessa che ispira l'autentica devozione a Maria,
sempre rivolta principalmente al Figlio suo. 341. Il Rosario è la preghiera del cielo e della terra uniti, preghiera della mente e delle labbra.
È facile riconoscere che è necessario pregare. 342. Il Rosario è il godimento dell'intelletto che attinge con questi colpi d'ala, le regioni del cielo. 343. Semina nella tua vita le rose della preghiera del Rosario. E tutto... ti fiorirà. 344. Il punto centrale del Rosario sono i quadri della vita di Gesù, il Rosario infatti è incentrato
sulla vita di Gesù, vita storica, vita mistica. 345. Pensate che la Madonna non ci ascolti dopo cento volte che le diciamo: prega per noi? 346. Il Rosario corrisponde esattamente al pensiero di Gesù: la preghiera impetrativa deve essere insistente. 347. L'Ave Maria è la preghiera che deve dare a noi la tonalità interiore con la quale dobbiamo meditare il mistero,
che deve essere meditato e contemplato con la Madonna. 348. Dobbiamo fondere insieme i due termini del Rosario e guardare il Mistero con lo sguardo della Madonna,
rivivere il Mistero con la Madonna santissima. Secondo me sta qui la bellezza e la grandezza del Rosario. 349. In quel deserto piantai un rosario e, per incanto, tutto fiorì... È il Rosario! 350. Col Rosario si può ottenere tutto. Secondo una graziosa immagine, esso è una lunga catena
che lega il cielo alla terra; una delle estremità è nelle nostre mani e l'altra in quelle della Vergine. 351. Essenza del Rosario è esprimere il culto perfetto, interno ed esterno, la vera preghiera dello spirito seguita dalle opere. 352. Il cristiano, meditando un tratto della vita di Gesù e di Maria, viene stimolato alla imitazione delle virtù
che si meditano; e, mortificando le proprie passioni, migliora se stesso. 353. Il Rosario non è certamente indispensabile per essere buoni cristiani e tuttavia costituisce
un valido strumento per imparare l'arte della contemplazione, quella semplice che può essere sperimentata da tutti. 354. I grani del Rosario sono i chicchi di grano di una messe che matura altrove. 355. L'insistenza di questa preghiera la rende simile al linguaggio ripetitivo della lode, prediletta dai mistici. 356. O Rosario benedetto di Maria, 357. Il Rosario non vi sembrerà più interminabile, ma troppo corto, e vi avrà fornito la prova dell'enorme bisogno
di preghiera che ha il vostro prossimo. 358. Non commettiamo l'errore di ritenerci troppo grandi per un'Ave Maria, perché da questo saluto, dato un giorno dall'Angelo alla Vergine, è nata la moderna civiltà del cristianesimo. 359. Vorrei rubare al cielo l'aurora, 360. Sui focolari deserti 361. Il Rosario, preghiera semplice e facile, mi aiuta a essere fanciullo, e non me ne vergogno affatto. 362. Se la lettura della Bibbia non viene apprezzata come puro studio, i misteri del Rosario
meditati e assaporati sono Bibbia approfondita, fatta succo e sangue spirituale. 363. Il Rosario è una specie di liturgia domestica. 364. Il Rosario è una devozione divina, una sorgente di grazia, un rimedio a mille mali, una catena che unisce il cielo alla terra. 365. La vita, attraverso il filo conduttore dei Misteri «contemplati» nella recita del Rosario, si fa preghiera e la preghiera si fa vita. 366. Il Rosario dovrebbe essere per noi il cammino di umiltà di cui abbiamo bisogno per raggiungere l'immersione nella preghiera perpetua. 367. Il Rosario è la preghiera più «povera», quella che non ha pretese di vertici di contemplazione pericolosamente seducenti per il nostro orgoglio. 368. Recitate ogni giorno il Rosario, per le strade con una tenera devozione a Maria. Bisogna volare da lei
per averne aiuto, quando il nostro lavoro per le anime si fa difficile. 369. Il Rosario è un punto di arrivo, non un punto di partenza. Normalmente, è la preghiera della maturità spirituale. 370. L'umile preghiera del Rosario è quel mezzo molto povero che può darci o ridarci la gioia di pregare. 371. L'essenziale del Rosario è la contemplazione del Cristo con gli occhi e il cuore della Vergine. 372. Servendoci dell'espressione di S. Luigi M. Grignion de Montfort, possiamo dire: «Se dici "Maria", Ella
dice "Gesù"». Ecco perché il Rosario ha un orientamento cristologico. 373. Il Rosario è il magistero della vita, un magistero pieno di dolcezza e di amore, onde l'uomo sotto gli sguardi
di Maria, quasi senza accorgersi, trova che va facilmente educando se stesso al conseguimento della vita vera. 374. L'efficacia del Rosario sta non solo nella particolare benevolenza di Maria per coloro che la onorano
con questa devozione a lei cara, ma nel significato stesso di questa preghiera. 375. Il Rosario esprime la fede senza falsi problemi, senza sotterfugi e giri di parole, aiuta l'abbandono in Dio,
l'accettazione generosa del dolore. 376. Il Rosario non è una preghiera infantile, ma una forma di preghiera molto delicata, molto complessa.
Mi fa pensare al computer; tutto dipende dal programma che vi si inserisce. 377. O Padre, tu che nella Vergine Maria ci hai offerto il modello della sequela di Cristo,
fa' che meditando nel Rosario gli eventi della salvezza, ci impegniamo a viverli nella nostra esperienza quotidiana. 378. Guarda, Padre, i tuoi fedeli, che recitano devotamente la corona del Rosario; fa' che nella meditazione
dei misteri della salvezza, possano stabilire una perfetta sintonia tra preghiera e vita. 379. Nell'ora suprema i devoti del Rosario saranno consolati per la materna tenerezza della Vergine
e si addormenteranno dolcemente nel suo seno. 380. Con te, Rosario dolce della Madre nostra, vogliamo vivere, con te vogliamo morire,
con te vogliamo esultare nella gloria della fine dei secoli. |